Cinque gol dei giallorossi all'lIves Tampere nel secondo turno

Le linci in fuga

Dopo il pareggio della gara di andata troppi "corvi" avevano congiurato contro lo Roma. In tre minuti la pratica finlandese è stata archiviata.
di Riccardo Viola

Le linci in fuga. Ai lupi son bastati tre minuti per far scappare i simpatici finlandesi dell'Ilves Tampere che avevano brindato in maniera storica dopo il pareggio conquistato a domicilio.
Le cinque reti con le quali i giallorossi hanno liquidato la pratica relativa al secondo turno di Coppa delle Coppe spiega fin nei dettagli lo stato d'animo della squadra di Ottavio Bianchi, reduce dalla pesante sconfitta di Milano in campionato.
In particolare, le due reti realizzate nei primi tre minuti di gioco (sicuramente un record tra le mura nazionali) rende ancora di più l'idea della concetrazione, della grinta, della voglia di riscatto che ha accompagnato Nela e compagni.
Doveva essere un turno facile: lo è stato. C'erano già troppi fucili puntati, pronti a far fuoco sull'esercito giallorosso.
La spensieratezza degli uomini di Crowford aveva contribuito, alla vigilia, ad accrescere i timori e a raddoppiare i fantasmi.
I "corvi" san volati via subito; il tiro di Giannini e il colpo di testa di Rizzitelli hanno lasciato all'Olimpico solo i veri tifosi, quelli poi autorizzati a cantare e a divertirsi per le successive reti di Fabrizio Di Mauro (subito omaggiato dal neo commissario tecnico della nazionale con la prima convocazione in azzurro: auguri!) e di Andrea Carnevale che, subentrato dopo un quarto d'ora allo sfortunatssimo Muzzi (il ragazzo, scelto come partner di Rizzitelli, aveva tra l'altro procurato la terza marca tura con un delizioso assist per Di Mauro) è riuscito a firmare una doppietta nel secondo tempo.
Carnevale si giova di questi impegni internazionali: tre gaI in due partite, qualcosa di più di un asettico "ben tornato" dopo la lunga squalifica.
Un cammino in discesa, dunque, per i giallorossi. Ma diciamo pure che sono stati loro i primi ad evitare la salita, nonostante quell'uno a uno della gara di andata.
E con i giallo rossi hanno brindato anche le altre tre formazioni italiane impegnate nelle Coppe europee: la Sampdoria, in Coppa dei Campioni, ha vinto e convinto eliminando gli ungheresi dell'Honved Budapest; il Genoa ha scaricato la Dinamo Bucarest, come hanno titolato molti giornali italiani, conquistando il 2-0 poi trasformato in pareggio nel finale; il Torino infine ha indossato l'elmetto ad Oporto uscendo imbattutto contro il Boavista, la stessa squadra che nel primo turno aveva fatto "piangere" l'Inter di Corrado Orrico.
Il quartetto italiano va avanti spedito, con buona pace di quanti avevano preannunciato tempi cupi nei confronti di Boskov, Bagnoli, Mondonico e, manco a dirlo, Ottavio Bianchi .

Tratto da La Roma novembre 1991

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